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Riflessi di Città

BUON BLACK-OUT A TUTTI!

    

    Sembra che facciamo tutti la corsa a divorare il nostro futuro e quando giunge l’ora di saldare il conto, non lo vogliamo poi pagare. Abbiamo ubriacato di luci le piazze, i viali, le strade del centro e quelle di periferia, tutto illuminato a giorno, ogni anfratto ed ogni sasso delle nostre città. Ovunque ti giri c’è dispendio di elettricità e malgusto, e lo status symbol dei condizionatori ha fatto il resto, con la conseguenza di avere una popolazione sempre al fresco ed esposta alla luce dei lampioni, ma ormai incapace di guardare le stelle.
    Questo ho detto al mio barbiere, una volta sedutomi sul soffice cuscino della poltroncina girevole, appena lui mi ha allertato sul rischio che andasse via la corrente; e l’ho fregato questa volta, visto che parla sempre lui e m’impone gli argomenti.
    Mi ha chiesto: “Taglio estivo?”. Più che estivo, gli ho risposto e ho continuato: è una mania, basta guardare su, verso la vicina città, sembra una metropoli e perfino le sue strade d’uscita illuminano per un lunghissimo tratto la montagna…
    “Che esagerazione” ha acconsentito lui. “E’ tutta illuminata a giorno come fosse davvero una grande città”. Ma, anche noi non scherziamo, ho subito aggiunto… “E che siamo più fessi di loro?”, si è ripresa d’impeto la parola lui, ed ho capito che sarebbe stato inutile continuare un discorso concorde. Ho così ripiegato su uno stile più didascalico, di quelli che gli alunni proprio non gradiscono, con le parole che si prendono il tempo che trovano. Ed era come se parlassi a me solo. Ho detto: ci invitano al risparmio energetico, ma basterebbe sospendere i programmi televisivi la notte, con vantaggio anche per la nostra cultura. Però, si sa, c’è la pubblicità che incalza, con i suoi massicci interessi, e quel contenitore dai mille colori dev’essere eternamente pieno, semmai di spazzatura.
    Ma in verità il mio barbiere già non mi seguiva più e la sua attenzione era rivolta ai miei capelli abbondantemente accumulati sul pavimento, lui che di capelli ne ha così pochi. “Vedi quanti capelli, madonna quanti capelli..!”

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